Il Bianco, simbolo di purezza, è considerato comunemente il colore tradizionale per l’abito da sposa, in realtà non è sempre stato così e, soprattutto non è ovunque così.
L’uso del bianco inteso come simbolo di purezza e verginità, ciò che l’abito da sposa dovrebbe rappresentare, viene fatto risalire alla proclamazione da parte di Pio IX, l’8 dicembre 1854, del dogma dell’Immacolata concezione. Infatti, mentre negli anni precedenti, anche se già largamente diffuso, l’uso del colore bianco nell’abito da sposa, come nell’abbigliamento comune, era sempre stato legato a motivi di carattere economico, estetico o politico, solo ora si fa carico di forti valori morali di purezza e verginità.
Come già accennato, il colore bianco non ha universalmente lo stesso significato, infatti, mentre in occidente il bianco è associato alla purezza, in molte altre culture è associato alla morte, è il colore del lutto indù, ad esempio.
Nella maggior parte delle culture orientali il colore più utilizzato per il matrimonio è il rosso, considerato apotropaico e di buon auspicio.
Oggi, dato l’aumento di cerimonie informali e seconde nozze, il bianco torna a perdere la sua forte valenza simbolica, pur rimanendo il colore più utilizzato, è molto frequente trovare spose in abiti colorati, soprattutto in caso di seconde nozze e nozze con figli, ma anche per tutte quelle donne che, più semplicemente, non si sentono a loro agio in bianco.
Sempre a vostra disposizione per domande o chiarimenti, buon matrimonio a tutte.
